Traduzione di
Tatiana Baldi,
Primetta Baldi


Publié par
New Atlanteans (Canada) 2009
ISBN: 978-1-8975-1014-8

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Publié par
New Atlanteans (Canada) 2009
ISBN: 978-1-897510-53-7

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Nikolaj Nekrasov

Noi ci troviamo nel bosco notturno. A dicembre ha nevicato tanto. Ma ora è arrivato il caldo. La neve diventa sempre più dura e bassa. E quella che si trovava sui rami dell’abete si scioglie a vista d’occhio. E questo crea l’illusione della pioggia.

Il bosco è pieno di nebbia, che contiene il profumo di neve sciolta. C’è silenzio dappertutto.

Il sole ancora non è sorto. Nel cielo splende la luna che crea sulla neve meravigliosi disegni fatti dalle ombre lunari degli alberi.

Che bello trovarsi nel bosco notturno!

Viene subito in mente la frase della poesia di Nikolaj Nekrasov: “Tutto va bene sotto lo splendore lunare!”

Siamo arrivati al Suo luogo di forza.

Come al solito, in casi come questo, accendiamo il fuoco, dopo riposiamo accanto gli uni agli altri, dopo la camminata notturna, per qualche chilometro d’attraversamento del bosco coperto di neve, e poi facciamo uno spuntino.

Ecco, finalmente è l’alba. Adesso si può cominciare quello, per cui siamo venuti.

Proprio qui, sopra questo posto, dove è stato tagliato il bosco e anche sopra lo spazio accanto si trova Mahadubl’ di Nekrasov Divino. Sopra il Suo Viso, riconoscibile facilmente, grazie al Suo ritratto. Più giù si trova un’enorme anahata, che si distende per i chilometri, il bosco con i tutti suoi abitanti. E nel Profondo Primordiale è unica con tutti gli altri Maestri Divini, la parte principale di questa Grande Anima Divina.

… Noi già abbiamo nominato nel video film “Luoghi di forza. Tre fasi della concentrazione” che su luoghi di forza, che sono gli spazi lavorativi dei Maestri Divini — spesso si può trovare i casi particolari della botanica. Qui, da Nekrasov, noi vediamo una pianta bellissima, che somiglia ad una piccola barba, che portava Lui nella vita terreste e quella che vediamo anche ora sul Suo Viso.

… Stiamo chiedendo a Lui di raccontarci del lato della Sua vita, che è rimasto il mistero per tutti, che conosceva Lui tanti anni fa…

— Alla Divinità Io sono arrivato non nell’ultima incarnazione, ma nella precedente, quando ero allievo degli allievi di Pitagora e seguivo gli insegnamenti della Sua Scuola, che avevano le conoscenze dell’Universo pluridimensionale, del Creatore e di come unirsi a Lui e diventare la Sua Parte per sempre.

— Tu Ti rendevi conto della Tua Divinità nell’ultima incarnazione?

— No. Questa Mia vita non somigliava alla vita di un Avatar… Ma questo è stato programmato dal Dio, per non dare la tentazione al boia…

… C’erano pochi, che nel seguente millennio, hanno capito e hanno apprezzato le tradizioni della Scuola. L’incarnazione di Pitagora era l’incarnazione del Dio!

Dove lavora adesso il Pitagora? Possiamo noi comunicare con Lui, come con Te? Si trovano nelle zone vicine i Suoi luoghi do forza?

— Si può trovarlo in Sicilia e sulle rive del sud — est del mare Mediterraneo.

Pitagora era Messia, in quella parte della Terra, che si può paragonare a Gesù Cristo per la Sua importanza. Se decidete di “ruzzolare” nella storia — troverete tante cose interessanti, che si potrebbe decifrare e dopo pubblicare.

— A noi e ai nostri lettori interessa anche di sapere di più del Tuo ruolo, della tua ultima l’incarnazione e del Tuo l’insegnamento nella Scuola di Pitagora…

— In quei tempi Io abitavo nella zona del mare Mediterraneo. Ero un cittadino romano provenente da una famiglia aristocratica, facevo il diplomatico, viaggiando per il mare con tante missioni.

Il mare è bellissimo! Di mattina presto, quando il sole sorge e tutto lo spazio intorno si riempie della luce dorata, l’anima rimane ferma in ammirazione di quella che è davanti a lei: la Superiorità del Creatore. Allora diventa facile distendersi con la consapevolezza sopra lo spazio del mare, aprire gli abbracci, sentire la gioia della libertà e riunirsi alla luce solare, al vento, sentire se stesso, come un uccello grande e libero, e volare sopra il mare.

Io ero colto e volevo imparare sempre di più delle cose nuove. Ho sentito tanto di Pitagora, della Sua Dottrina e sognavo di trovare i Suoi seguaci. Io sapevo che i Suoi allievi, rimasti salvi dopo il massacro, si sono trasferiti e hanno organizzato le loro società.

Io ho avuto la fortuna di diventare il membro della una di quelle. Tutto è successo così:

… Una volta Io ho conosciuto una persona che ha cominciato parlare con Me… era interessante incredibilmente. Le domande che Mi faceva toccavano il fondo del Mio cuore. In modo semplice lui Mi ha fatto parlare sinceramente, come non Mi era mai successo. I Miei pensieri più nascosti, il senso della vita, come vivere in modo giusto e leale, come dirigere la gente: tutto questo Io raccontato a lui. Io parlavo sinceramente e con emozione!

… Ora Io capisco che ero trasparente davanti lui, grazie alla sua capacità di guidare il dialogo e vedere attraverso; lui ha saputo di Me tutto insieme!…

… Lui si è interessato di Me: giovane, colto, con la mente chiara e i pensieri puliti — Io ero adatto ad essere il candidato per imparare. Io come lui, ero interessato a trasformare la società, la moralità umana secondo le leggi Divine e grazie alla conoscenza personale del Dio.

Lui Mi ha invitato ad una riunione, dove parlavano di tutto questo…

Così Io sono rimasto con loro.

Per qualche tempo ancora Mi facevano esami di prova, per essere convinti delle Mie intenzioni, della Mia lealtà e della resistenza delle Miei convenzioni, prima di cominciare a raccontarmi dell’attività della Società. E soltanto dopo hanno proposto di insegnarmi.

Loro insegnavano le leggi della giustizia suprema, scritte da Pitagora, nonché sono stati conservati gli scalini dell’insegnamento delle conoscenze esoteriche, considerando il livello dello sviluppo d’ogni allievo.

— Quali metodi si usavano per conoscere il Creatore?

— Ai livelli più alti davano le conoscenze di com’è fatto l’universo, della sua struttura pluridimensionale. Allora l’allievo, avendo già la consapevolezza sviluppata, che presentava una gran sensibilità spirituale, imparava con l’aiuto delle mani della consapevolezza spostandosi dai livelli più densi a quelli più fini. Così lui conosceva anche la Dimora del Creatore, dopo gradualmente si abituava a vivere lì nell’Unione con il Creatore.

Noi avevamo insegnanti incarnati. Ma il Pitagora e Suoi Allievi più avvicinati nel processo dell’insegnamento erano per noi reali Maestri Divini. Loro guidavano il nostro viaggio spirituale.

Nelle tradizioni della scuola al primo posto c’era il tema di trasformazione della vita di tutta la società; Io invece ero concentrato sulla conoscenza del Creatore.

Purtroppo in quella vita Io non ho avuto il tempo per girare lo sguardo dell’anima, che ha conosciuto l’Unione con Lui, verso la gente incarnata. Questo è diventato lo scopo della Mia vita in Russia: Io dovevo sviluppare in Me stesso l’Amore Divino per la gente.

In Russia la Mia attività civile, come poeta, aveva lo scopo di provare a cambiare le norme morali, portando a galla la cosa più brutta, che si chiamava “la vita del popolo russo”… Io ho cercato di svegliare la compassione per il popolo da parte di chi aveva il potere.

Questo è diventato il Mio impegno nel servire a Lui.

Ho lavorato nel paese, dove tutto era sbagliato: del Dio insegnavano i preti ubriachi, dove gli schiavi morivano di fame sulla terra che avrebbe potuto sfamare tutti, dove i padroni si divertivano picchiando gli schiavi, dove il “progresso” creava soltanto la schiavitù e la dipendenza dalle fabbriche, che rubava la possibilità di respirare l’aria pura della terra, dove loro abitavano… la libertà e la bellezza…

Io vivevo con il cuore spirituale — e tutto questo lo faceva “sanguinare”. L’ingiustizia della burocrazia, l’atteggiamento derisorio dei proprietari verso i loro operai; il buio e l’ignoranza dominavano dappertutto.

Io amavo la terra, amavo il popolo, amavo la gran tenerezza e l’armonia della natura… Io imparavo ad amare la gente non nel modo astratto, ma combattendo per loro…

— Quali consigli tu vorresti dare alla gente, che va verso il Creatore?

— La prima cosa da fare per chi si trova all’inizio del suo Viaggio — è imparare a vivere con il cuore spirituale aperto alla gente e al tutto vivente, che emana amore. La seconda cosa è di informare la gente, portando a loro le conoscenze vere, l’Insegnamento giusto del Dio.

È necessario educare i cittadini ad essere liberi, avendo come fondamento la cognizione vera del Dio. Soltanto questo permette di creare un vero coordinamento sociale che sarà adatto per l’evoluzione spirituale della gente.

Certamente non bisogna aspettare dei successi immediati nel cambiamento della società russa.

… Perché in Russia tutto negli ultimi secoli andava storto, nonostante che ci fossero tante persone famose, che cercavano di realizzare le idee dell’Amore e della Bontà?

Sì, con l’aiuto di questa gente il Dio semina i Suoi semi… Ma altri membri della società decidono da soli, che cosa fare con queste idee. Questa è la loro libertà di scelta…

Lo scopo del Dio non è quello di fare diventare la vita sulla Terra felice e benefica a qualunque prezzo. Il Dio aiuta ognuno di noi, suggerendo di continuo — in un modo o in un altro — le decisioni giuste. Ma nello stesso momento dà all’uomo la possibilità di scegliere da solo la sua strada e di crescere così, come vuole lui. Soltanto in queste condizioni è possibile avere la libertà creativa, in altre parole si può crescere come un creatore: all’inizio come creatore almeno di se stesso…

… Il lavoro della vostra Scuola procederà secondo il principio che conosciamo: il Dio vuole che sulla Terra cresca un nuovo inizio, come quello avviato dalla Scuola di Pitagora. I politici e gli scienziati dei paesi diversi devono avere la possibilità di ricevere le conoscenze con il vostro aiuto.

 

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